HAMBORGER VEERMASTER : Dan Tobacco

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celticpipe
view post Posted on 2/4/2015, 20:00







Molto simile alle fette dorate di Orlik, per quanto riguarda la struttura che compone questo “Hamboorger Veermaster” ma senz’altro meno incisivo e con quache traccia di piccantino. Il blend, ci proviene dalla Dan Tobacco, solida manifattura tedesca che comprende tra le sue produzioni dei veri “orrori tabagici” e anche degli apprezzabili prodotti, con buona pace dei detrattori dei tabacchi di lavorazione germanica, molto spesso a ragione ma anche a volte per partito preso ; qualcosa di buono c’è, questo Hamboorger ne è un esempio ed ha favorevolmente impressionato anche lo scrivente, che, in quanto appassionato, dei Virginia, è solito non andare a cercarli troppo lontano dalle terre Americane. Da molti confuso nel suo nome, complice la non chiara grafica della scatola, e identificato come il “ Birraio Amburghese “ con la birra proprio non c’entra nulla, “ Veermaster “ e non “ beermaster “ e deve il suo nome a una classe di vascelli a 4 alberi della marina tedesca, ma bando alle note di colore vediamo di analizzare questo tabacco. Virginia Bright, ove si intenda tabacchi Virginia esclusivamente chiari o gold, in una miscellanea pur varia che lascia quà e là trasparire in fumata varie caratteristiche di questi nobili tabacchi. Il blend è piuttosto “leggerino” ma non privo di sapore, piuttosto con poca spinta nicotinica il che lo fa’ apprezzare anche come un ottimo tuttogiorno per gli appassionati del genere. Piuttosto secco e “dritto” in fumata, specie nel primo step di fornello, proseguendo le cose migliorano alquanto e si intravede anche una certa complessità di sapori. L’aroma di latta è piacevole, e offre un buon ventaglio olfattivo che spazia dal “ fieno maturo” ai sentori erbacei, accompagnati sempre da una certa dolcezza che si apprezzerà maggiormente in fumata. Nella prima parte dopo l’accensione questo blend può apparire un po’ monocorde, ma come dicevo, proseguendo le cose migliorano e si può facilente trarre una gustosa varietà di sapori propri dei Virginia, terra, grano e pane, frutta secca e alcuni sentori “cioccolatosi” che personalmente ritengo frutto di un leggero “topping”che tuttavia non ne inficia mai il gusto per così dire “ naturale “. Il leggero pizzicore o nota piccantina, che alcuni attribuiscono ad un qualche “ Perique “, a mio modesto parere è invece tutta farina dei Virginia “lemon” sicuramente presenti in questa miscela e responsabili dei sentori agrumati che contribuiscono alla complessità del blend. Piuttosto, personalmente ci sento un tocco di Burley, dal momento che dalla metà fornello in poi, il fumo si appropria di una certa “cremosità” acquistando anche un po’ più di corpo. La room note è piacevole e piuttosto “ zuccherina” forse dovuta a quel leggero “ topping “ ???Alcune similitudini, mi sento di farle con il Flake di Dunhill, ma qui con meno corpo ed incisività. Un buon tabacco comunque che gode anche di una discreta reperibilità nelle “tristi” tabaccherie Italiane, e per questo motivo, se individuato nello scaffale da non lasciarsi scappare....Per intenderci mi rivolgo soprattutto ai neofiti : meno Da Vinci e più Hamboorger Veermaster. Non rimarrete delusi.

Edited by celticpipe - 15/1/2017, 21:17
 
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